CULTI AGRARI E STREGONERIA: I BENANDANTI FRIULANI


I benandanti sono personaggi della tradizione folkloristica del Friuli, nonché protagonisti di un culto di stampo pagano diffuso tra il XVI e XVII secolo, basato sulla fertilità della terra.
Quando la Chiesa cattolica, rigenerata dalle riforme istituite durante il Concilio di Trento, cercò, attraverso una schiera di inquisitori,  di reprimere credenze e superstizioni diffuse in Italia, furono rinvenute numerose tradizioni popolari sopravvissute da tempo e mai venute a galla prima. E’ cosi che la Chiesa apprese dell’esistenza del culto dei benandanti, radicato nel Friuli; essi, durante le notti delle Quattro Tempora, riti connessi alle quattro stagioni per la prosperità dei campi, guidati da un giovane che rivestiva il ruolo di capitano e che portava lo stendardo di Cristo, armati di canne di sorgo, si recavano sulla Piana di Giosafat con l’intento di combattere le streghe.  L’obiettivo dei benandanti, era quello di proteggere i campi e i raccolti dalle megere che, al contrario, volevano manomettere e distruggere. Dall’esito delle battaglie dipendeva l’andamento dei raccolti: se avessero vinto le streghe, i raccolti sarebbero stati scarsi; se avessero vinto i benandanti, sarebbe stato assicurato un raccolto abbondante. Quando la battaglia giungeva a termine, i benandanti venivano accolti nelle case per mangiare e bere vino.
Non tutti potevano diventare benandanti, per esserlo, bisognava essere in possesso di una peculiarità; essere nati con la “camicia”, ossia nati avvolti nella membrana amniotica. Il benandante non si poteva sottrarre in alcun modo al suo destino; in occasione delle notti di Tempora, cadeva in una sorta di trance e il suo spirito giungeva alla Piana per affrontare le streghe.
I benandanti avevano la capacità di vedere i morti in processione e ascoltare i loro messaggi.
Non tutti gli inquisitori, però, erano convinti che i benandanti fossero personaggi benevoli, nonostante combattessero le streghe; anch’essi, infatti, erano considerati, in qualche modo, affiliati di una setta oscura. I benandanti tra il 1575 e il 1675 furono considerati eretici dalla Chiesa e per questo fortemente perseguitati.
I benandanti sono stati oggetto di importantissimi studi condotti dallo storico Carlo Ginzburg all’interno della sua opera, pubblicata a Torino nel 1996, dal titolo I benandanti, stregoneria e culti agrari tra Cinquecento e Seicento.

Commenti

Post più popolari