INQUISIZIONE: LE TORTURE PIÙ ATROCI


Durante i processi giudiziari perpetrati ai danni di streghe e stregoni nell’ambito della caccia alle streghe, tra il XV e XVII secolo in Europa, gli inquisitori, per estrapolare agli imputati confessioni, informazioni e nomi di presunti complici, infliggevano loro sevizie disumane. Molti imputanti non riuscivano a sopportare le atrocità e ne morivano mentre gli venivano praticate.

Le torture a cui streghe e stregoni erano sottoposti erano davvero molteplici.

-Turcas: agli imputati venivano strappate con veemenza le unghie delle mani e dei piedi e conficcati degli aghi affilati all’interno delle falangi;

-La tortura del topo: un piccolo ratto veniva inserito all’ interno della vagina o dell’ano che, immediatamente dopo, veniva ricucito; il topo, intrappolato, sarebbe andato a lesionare gli organi interni della vittima;

-La mastectomia: alle presunte streghe veniva asportato uno dei due seni e fatto ingurgitare con la forza ad uno dei suoi figli adulti;

-La sedia delle streghe: la vittima era costretta a sedersi su di una sedia chiodata, dotata di manette per immobilizzarla;

-La corda: l’imputato veniva legato ad una corda, con le braccia posizionate dietro la schiena, e progressivamente tirata fino a danneggiarne le articolazioni;

-La vergine di Norimberga: una vera e propria macchina di tortura, una sorta di sarcofago in cui veniva costretta ad entrare la vittima. Al suo interno era ricca di aghi e lame affilate, un vero e proprio supplizio per l’imputato;

-Pulire l’anima: con l’intento di purificare l’anima corrotta e dedita al male della vittima, la si costringeva a bere acqua a temperatura altissima, carbone e sapone;

-Taglio della lingua: pezzetti di lingua recisi con delle forbici affilatissime;

-Tormentum Insominae: le vittime venivano private del sonno e spesso immerse in fossati ricolmi di acqua per evitare che si addormentassero;

-Ordalia dell’acqua: la strega veniva legata, in modo che fosse impossibilitata a muoversi, e gettata in acqua: se il suo corpo avesse galleggiato, sarebbe stata considerata una strega, se, al contrario, il suo corpo fosse andato a fondo, sarebbe comunque morta perché incapace di liberarsi e tornare a galla, ma considerata innocente;

-La Cremagliera: sulla vittima, sdraiata e legata ad un tavola, venivano fatti scivolare dei rulli che avrebbero causato lo slogamento delle articolazioni;

-La garrota: consisteva in una cintura posta al collo della vittima e stretta gradualmente; poteva causare danni permanenti alla colonna vertebrale;

-Dissanguamento: la vittima veniva dissanguata, perché si credeva che solo in questo modo il suo potere malefico svanisse;

-La piramide: la vittima, una volta denudata, veniva issata su un palo e calata su di una piramide di ferro e fatta sedere in modo che le entrasse nel retto o nella vagina;

-La culla della strega: la vittima veniva rinchiusa in un sacco, appesa ad un albero e fatta dondolare per molto tempo, pratica che le causava delle notevoli allucinazioni.

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