LE FATE DI COTTINGLEY


A Cottingley, nella contea dello West Yorkshire, in Inghilterra, nel 1917, nel pieno della Grande Guerra, le fate appaiono a due ragazzine.
Si tratta di due cugine: Elsie Wright e Frances Griffiths. Non solo dichiarano di averle viste, ma hanno avuto anche l’occasione di fotografarle e, dunque, ne hanno le prove.
Elsie Wright aveva scattato una serie di foto al torrente vicino casa, utilizzando la macchinetta del padre, uno dei primi ingegneri elettrici inglesi, e fu proprio quest’ultimo , una volta sviluppatele, ad accorgersi della presenza di queste figure surreali.
Le foto, ben presto, fecero il giro del mondo fino a giungere a Sir Arthur Conan Doyle che ne rimase molto colpito vedendole tanto che nel 1920 pubblicò un articolo in merito, sullo Strand Magazine, dal titolo clamoroso “Fotografate le fate”, cercando strenuamente di dimostrare l’esistenza di forze di mondi paralleli.
Pur non essendo del tutto convinto della veridicità degli scatti, Doyle decise di supportare l’accaduto che, nel frattempo, aveva suscitato molto scalpore all’interno dell’opinione pubblica, tanto da convincere le bambine a scattare ulteriori foto, cosa che avvenne poco dopo.
Dopo anni ed anni di accertamenti volti a testimoniare l’ inattendibilità  delle foto, nel 1982 vennero definitivamente smentite dal direttore del British journal of photography, Geoffrey Crawley che le catalogò come false attraverso una sfilza di prove.
L’epilogo definitivo della storia avvenne nel 1983, l’anno seguente, quando le due cugine, ormai anziane, smentirono pubblicamente le foto, spiegando di come le fate altro non fossero che dei ritagli di carta messi appositamente sullo sfondo e fotografati.
Il caso mediatico, dopo una burla di sessant’anni, si concluse, sciogliendo i dubbi che erano sorti a molti; ma l’anziana Frances Griffiths, fino alla morte, non smise mai di sostenere che aveva davvero visto le fate.






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